AL VIA EVERY ONE LA CAMPAGNA DI SAVE THE CHILDREN CONTRO LA MORTALITÀ INFANTILE



Mortalità infantile: Save the Children, circa 200 milioni di bambini sotto i 5 anni nel mondo soffrono di malnutrizione, responsabile di più di 1/3 di tutte le morti infantili. Eppure 1/3 della produzione mondiale di cibo viene perduta o sprecata ogni anno, pari a 1,3 miliardi di tonnellate. Nella sola Italia, le perdite e gli sprechi di cibo lungo tutta la filiera ammontano a 17 milioni di tonnellate, pari ad un valore di 11 miliardi di euro: lo 0,7% del Pil.
Con il nuovo rapporto WITH-OUT, riparte la Campagna Every One di Save the Children per combattere le morti assurde di 6,9 milioni di bambini all’anno. Il Palloncino rosso – simbolo della Campagna – attraverserà l’Italia per mobilitare persone e istituzioni. Anche molti testimonial a fianco di Every One, che dal 15 ottobre all’11 novembre si potrà sostenere con un sms 45507
Ancora oggi 6,9 milioni di bambini muoiono prima di compiere i 5 anni, per malattie prevenibili e curabili, come la malaria, la diarrea o la polmonite. 51 ogni 1.000 nuovi nati, 1 ogni 5 secondi. Il 99% delle morti avviene nei paesi in via di sviluppo. Più di 1 bambino su 3 muore a causa della malnutrizione. A differenza di altri indicatori sulla condizione dell’infanzia che hanno fatto registrare dei progressi negli ultimi anni, soprattutto in relazione al numero totale delle morti infantili, il tasso di bambini malnutriti nei paesi in via di sviluppo è cresciuto dell’1,2%.
Circa 200 milioni di bambini sotto i 5 anni nel mondo soffrono di qualche forma di malnutrizione . Si stima che nel mondo 171 milioni di bambini soffrono di malnutrizione cronica , di questi 60 milioni vivono in Africa. La fame rimane al primo posto nella lista dei rischi mondiali per la salute e tra le più importanti cause di mortalità infantile, nonostante negli ultimi cinquant’anni la produzione agricola nel mondo sia raddoppiata.
1/3 della produzione mondiale di cibo viene infatti perduta o sprecata ogni anno, pari a 1,3 miliardi di tonnellate: il “paradosso” della scarsità nell’abbondanza, che testimonia un profondo disequilibrio tra le economie del mondo e l’accesso alle risorse. In Europa finiscono tra i rifiuti 89 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, cioè un quantitativo di cibo pari a 89 volte quello destinato agli aiuti internazionali. Nella sola Italia, le perdite e gli sprechi di cibo lungo tutta la filiera ammontano a 17 milioni di tonnellate, pari ad un valore di 11 miliardi di euro: lo 0,7% del Pil, mentre il valore economico medio per famiglia del cibo che si perde in fase di consumo è tra i 350 e i 454 euro all’anno.
Queste alcune delle evidenze del rapporto WITH-OUT. Fame e sprechi: il paradosso della scarsità nell’abbondanza di Save the Children. Il rapporto si colloca nell’ambito delle attività di sensibilizzazione legate alla promozione della campagna Every One, che l’Organizzazione ha lanciato nel 2009 e che si propone di raggiungere con interventi di salute e nutrizione milioni di bambini e donne in età riproduttiva nei paesi più poveri del mondo, per sconfiggere la mortalità infantile. Solo nello scorso anno, il 2011, attraverso il suoi progetti, l’Organizzazione internazionale ha raggiunto oltre 50 milioni di persone.
Il cibo che non sazia: malnutrizione, perdite e sprechi nella filiera alimentare
Il tasso di malnutrizione cronica a livello globale è passato dal 40% registrato nel 1990 al 27% del 2010: in valori assoluti significa una riduzione da 253 milioni a 171 milioni di bambini malnutriti in tutto il mondo, per un decremento medio annuo dello 0,65%. Se parliamo di Africa, però, la malnutrizione cronica si è ridotta in media solo del 2% in 20 anni e, in seguito alla crescita demografica, nello stesso intervallo di tempo, il numero di bambini malnutriti è aumentato di 15 milioni, raggiungendo la quota totale di 60 milioni. In generale l’80% dei bambini gravemente malnutriti nel mondo si concentra in 20 paesi. La maggior parte di essi sono anche i paesi con un alto tasso di mortalità infantile.
Sierra Leone, Somalia e Mali sono i paesi con il più alto tasso di mortalità sotto i 5 anni: rispettivamente185 ogni 1.000 nati viti, 180 e 176. In questi tre paesi sono morti complessivamente 234mila bambini nel corso del 2011. “In Africa, dove si concentra ormai la metà delle morti infantili , i bambini sono molto esposti all’insicurezza alimentare causata dall’instabilità socio-politica e dalle crisi ambientali degli ultimi anni. In particolare, i paesi del Corno d’Africa e del Sahel sono stati colpiti da una grave siccità che ha fortemente limitato i raccolti, provocando un aumento della dipendenza dagli aiuti alimentari. L’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dei carburanti, inoltre, potrebbe ampliare la crisi coinvolgendo anche altre aree del mondo e peggiorando ulteriormente i tassi di malnutrizione in queste aree”, sottolinea Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia.
“Nei paesi in via di sviluppo, dove le famiglia spendono già tra il 50% e l’80% del loro reddito in cibo, la costante crescita dei prezzi, erode il potere di acquisto delle famiglie e costituisce una seria minaccia per la vita di centinaia di migliaia di bambini. Se non si inverte questa tendenza, tra quindici anni il numero di bambini malnutriti potrebbe arrivare a 450 milioni, con effetti molto gravi sulla mortalità infantile”, afferma Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. In questi paesi, ad esempio, i cereali costituiscono una parte fondamentale delle dieta alimentare. Dal 2010 al 2011, la produzione cerealicola del continente africano è diminuita del 3,9%, con dei picchi nell’Africa occidentale (-9,8%) e quella orientale (-8%), teatri di grandi crisi alimentari negli ultimi anni. Più nello specifico, in Somalia e in Mali, la produzione di cereali tra il 2010 e il 2011 è diminuita rispettivamente del 13% e del 10%. In Somalia l’andamento della produzione di cereali è in calo dal 2000.
A questi decrementi si sommano le perdite e gli sprechi alimentari, che costituiscono poi il vero discrimine tra paesi poveri e paesi ricchi. La quantità di cibo che viene persa nei paesi in via di sviluppo e in quelli industrializzati è quasi uguale: rispettivamente 630 e 670 milioni di tonnellate , ciò che varia è la fase della filiera produttiva in cui questo avviene. Nei paesi più poveri, in particolare nelle aree del mondo con tassi di malnutrizione elevati e ad alto rischio di insicurezza alimentare, la perdita di cibo si concentra nelle fasi del raccolto e della prima trasformazione a causa sia dei fattori climatici e ambientali, sia delle tecniche di preparazione dei terreni, di semina, di coltivazione e di conservazione dei cibi. Al contrario, nei paesi industrializzati, emerge preponderante il fenomeno nella fase di consumo.
Tradotto in cifre, mentre in Europa e nell’America settentrionale gli sprechi al consumo ammontano a 95-115 kg all’anno procapite, nell’Asia Meridionale e nell’Africa Subsahariana solo a 6-11 kg a persona, rispettivamente il 12% del cibo disponibile (al netto delle perdite) contro il 2%. “Il risultato finale della nostra analisi è che nei paesi sviluppati la quantità di cibo disponibile e a cui il consumatore finale ha accesso è quasi il doppio rispetto ai paesi in via di sviluppo e una grossa parte di esso viene sprecato. Ma anche nei paesi in via di sviluppo molte risorse alimentari potrebbero essere recuperate. Ad esempio, si stima che il valore economico del grano perso nella fase di post-raccolto nell’Africa Subsahariana è di 4 miliardi di dollari e potrebbe nutrire per un anno 48 milioni di persone, l’80% di tutti i bambini malnutriti in Africa”, continua Neri.
Il valore economico degli sprechi mondiali è stimato in mille miliardi di dollari l’anno, così distribuiti: il 68%, pari a 680 miliardi di dollari nei paesi industrializzati, e il 32% pari a 320 miliardi di dollari nei paesi in via di sviluppo. Un ulteriore paradosso è che in Europa finiscono tra i rifiuti 89 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, cioè un quantitativo di cibo pari a 89 volte quello destinato agli aiuti alimentari internazionali, che a livello mondiale nel 2010 sono stati pari a 5,7 tonnellate (di cui 1 milione da parte dei paesi dell’Unione Europea ).
Nella sola Italia, le perdite e gli sprechi di cibo lungo tutta la filiera ammontano a 17 milioni di tonnellate, pari ad un valore di 11 miliardi di euro: lo 0,7% del Pil. E non accade di meglio negli Stati Uniti dove finisce nella pattumiera il 30% del cibo destinato al consumo, l’equivalente di 48,3 miliardi di dollari. Ogni famiglia americana in media spreca 4,4 dollari al giorno, 1.600 dollari all’anno. Nonostante la crisi economica costringa i nostri connazionali ad una maggiore oculatezza negli sprechi, in Italia il valore economico medio per famiglia del cibo che si perde in fase di consumo è tra i 350 e i 454 euro all’anno. Quest’ultima somma corrisponde a quanto sarebbe necessario per garantire il trattamento d’emergenza per la cura di 5 bambini gravemente malnutriti.
Save the Children, nella propria battaglia contro la mortalità infantile, ritiene che per sconfiggere la malnutrizione siano necessarie risorse mirate, ma anche adottare un approccio multilivello, volto a diminuire le perdite del cibo, garantire la stabilità di accesso allo stesso cibo, nonché a promuovere attività capaci di accrescere la produzione locale e generare reddito valorizzando la capacità produttiva delle comunità autoctone. Inoltre è necessario promuovere sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo, interventi di sensibilizzazione ed educazione a corrette abitudini alimentari, volti nei primi ad evitare gli sprechi e favorire una corretta alimentazione, nei secondi ad insegnare alle comunità locali a fornire ai bambini alimenti che garantiscano loro il giusto apporto di tutti i micronutrienti, a partire dal latte materno, ma anche attraverso alimenti che sono più facilmente coltivabili in quelle zone.
GLI APPUNTAMENTI E LE INIZIATIVE IN ITALIA DELLA CAMPAGNA EVERY ONE DI SAVE THE CHILDREN
Ogni anno quasi 7 milioni di bambini muoiono prima di aver compiuto 5 anni per cause facilmente prevenibili e curabili. Circa 1 bambino ogni 5 secondi. Quasi 19.000 al giorno. Muoiono per morbillo, diarrea, malaria, polmonite, complicazioni neo natali. Sono dati inaccettabili. Per questo Save the Children nel 2009 ha lanciato Every One, la sua più grande campagna mondiale promossa in 64 Paesi nel mondo, per contribuire al raggiungimento del 4° Obiettivo di Sviluppo del Millennio: ridurre di due terzi la mortalità infantile e di tre quarti quella materna entro il 2015.
Save the Children vuole raggiungere con i suoi progetti 50 milioni di bambini e donne in età riproduttiva ogni anno entro il 2015: una sfida ambiziosa, ma possibile da raggiungere con semplici soluzioni e con il coinvolgimento di tutti, governi, opinione pubblica, comunità locali, singole persone. Fino ad oggi, grazie alla campagna, Save the Children ha contribuito a formare 178.969 operatori sanitari, raccolto 885 milioni di dollari destinati ai progetti di salute e nutrizione materno-infantile, mobilitate oltre 13 milioni di persone che hanno fatto un’azione per la campagna. Nel solo 2011 oltre 50 milioni di donne in età riproduttiva e bambini hanno beneficiato dei nostri progetti di salute materno-infantile.
Il palloncino rosso e il Salvagioco in tour per l’Italia partendo da Piazza del Campidoglio. Il numero unico solidale 45507 e tanti testimonial con Every One
Il palloncino rosso - con scritto Save Me, a rappresentare simbolicamente milioni di bambini che ognuno può contribuire a tenere in vita e il claim Non lasciamoli andare sono, anche quest’anno il simbolo e lo slogan della Campagna Every One il cui concept creativo tuttavia si è arricchito di ulteriori elementi: quello dell’urgenza,del tempo, dell’inaccettabilità del fatto che ogni 5 secondi un bambino muore. E così l’intera campagna pubblicitaria, che porta la firma di Roncaglia & Wijkander vedrà, per esempio, le immagini di una partita di calcio con lo stridente accostamento del numero 90, che ne indica la durata, a 1.080, i bambini che muoiono nel frattempo. Una macchina in mezzo al traffico: nel tragitto di un’ora per andare a lavoro muoiono 720 bambini. 20 minuti di attesa alla fermata dell’autobus: 240 bambini intanto perdono la vita nel mondo, per cause banali e prevenibili. E un bambino muore ogni 5 secondi, il tempo necessario a bere un bicchiere d’acqua.
L’evento di lancio della Campagna a Piazza del Campidoglio il 9 ottobre
A questa creatività si ispira sia l’azione di guerrilla pre-lancio che l’evento di lancio della Campagna Every One il 9 ottobre a Roma. Di prima mattina in alcuni luoghi simbolo della capitale (nei pressi dello stadio Olimpico, a Piazza Venezia, di fronte al Colosseo e a Piazza del Campidoglio) si potranno vedere accanto ad un grande palloncino rosso dei numeri giganti: sono i numeri che rappresentano i 1.080 bambini che muoiono durante una partita di calcio o i 720 bambini che perdono la vita durante il tragitto di un’ora in mezzo al traffico o ancora 240 che muoiono mentre si aspetta l’autobus per 20 minuti. E infine il numero dei 6,9 milioni di bambini che ogni anno perdono la vita per cause prevenibili o curabili. Una “guerrilla” che sarà replicata alla stessa ora dai volontari di Save the Children a Milano e in altre 20 città italiane.
Alle 10.30 quindi in Piazza del Campidoglio si terrà l’evento ufficiale di lancio della campagna con oltre 100 bambini delle scuole primarie I.C. Palombini e I.C. Via dell’Archeologia insieme ai calciatori dell’ACF Fiorentina e alcuni dei testimonial dell’organizzazione. L’evento, che si inserisce all’interno di un percorso realizzato nelle scuole, vedrà i bambini impegnati in attività ludico-educative - denominate il “Salvagioco”- ruotanti attorno a 3 totem interattivi sui temi dell’ urgenza, malnutrizione, spreco (vedi scheda allegata).
Il viaggio del Palloncino rosso in 18 tappe E da Piazza del Campidoglio inizierà il viaggio del Palloncino rosso. Per il secondo anno consecutivo il palloncino rosso simbolo di Every One - insieme stavolta al Salvagioco - percorrerà in lungo e in largo l’Italia per mobilitare quante più persone possibile nella sfida alla mortalità e malnutrizione infantile. 18 in tutto le tappe a cominciare da Roma (9 ottobre), quindi Venezia (11), Trieste(13-14), Napoli (14), Trento (16) Milano (18), Torino (19), Genova (22), Bologna (24), Pisa(25), Firenze (26), Cagliari (26), Palermo (29), Catanzaro (31), Melfi (5 novembre), Bari (7), L’Aquila (9), Perugia (10).
Le tappe del tour del palloncino, vedranno la partecipazione nelle piazze - insieme ai partner, ai supporter e ai testimonial della campagna - di centinaia di bambini che faranno attività ludiche-educative intorno ai 3 Totem, progettati con l’aiuto dalla Cooperativa ConUnGioco. Saranno inoltre presenti le istituzioni locali con i Sindaci che saranno invitati a firmare il Manifesto in cui si impegnano a sostenere la Campagna e, tra l’altro, a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della mortalità infantile.
Il viaggio è realizzato in collaborazione con UISP ( Unione Italiana Sport Per tutti), CSI (Centro Sportivo Italiano) e supportato da circa 200 volontari di Save the Children.
Partner ufficiali del tour sono Luxottica e Opel Italia. Quest’ultima ha messo a disposizione le vetture ufficiali Vivaro Van e Zafira Tourer. Il viaggio potrà essere seguito anche sui social network. Tutte le foto e i video delle tappe del viaggio del Palloncino Rosso saranno pubblicate sul profiloFacebook di Save the Children Italia e su Twitter all’hashtag #ogni5secondi.
La numerazione unica solidale e la promozione e raccolta fondi sui media
Dal 15 ottobre all’ 11 novembre, attivo un numero solidale per donazioni a favore della campagna di Save the Children: sarà possibile donare 2 euro inviando un sms al numero 45507 dai cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce e Nòverca o chiamando lo stesso numero da rete fissa TWT, mentre si potrà contribuire con 2 o 5 euro chiamando da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.
I fondi raccolti sosterranno gli interventi dell’Organizzazione contro la mortalità infantile in 8 paesi: Uganda, Mozambico, Malawi, Etiopia, Egitto, India, Nepal e Pakistan.
Every One sarà promossa anche sui media: si comincerà con la settimana dedicata alla raccolta fondi sulle Reti Rai e Radio Rai dal 15 al 21 ottobre, per continuare poi dopo il 22 ottobre e fino all’11 novembre, con spazi nelle principali trasmissioni, Mediaset, La7 e Sky. Tra le emittenti radiofoniche Radio Deejay e Radio Capital saranno al fianco di Save the Children, mobilitando i conduttori e gli ascoltatori.
Sensibilizzazione e raccolta fondi saranno veicolate anche sui social media e attraverso i canali digital. Cavalcando l’onda dei "Meme", il fenomeno mediatico del momento, l’Organizzazione condividerà dai suoi spazi social tante cartoline-meme in cui visual e titolo si focalizzeranno sul concetto di scomparsa di cose e situazioni in vari ambiti della vita di tutti giorni, mettendolo al confronto con il dato che ogni 5 secondi muore un bambino e nessuno se ne accorge. Anche su Twitter sarà possibile partecipare al dibattito e postare i propri contributi utilizzando l’hashtag #SeSparissero.
I testimonial La Campagna ha ricevuto il sostegno di numerosi testimonial d’eccezione tra i quali il trio Aldo, Giovanni e Giacomo, Caterina Balivo, Danilo Brugia, Roberta Capua, Roberto Ciufoli, Paolo Conticini, Giobbe Covatta, Tosca D’Aquino, Gaia De Laurentis, Irene Ferri, Christiane Filangieri, Fabrizio Frizzi, Flavio Insinna, Caterina Guzzanti, Vinicio Marchioni, Alessia Marcuzzi, Maurizio Mattioli, Filippo Nigro, Alessandro Roja, Sergio Rubini, Andrea Sartoretti, Margot Sikabonyi, Emilio Solfrizzi, Nicolas Vaporidis, le Stelle Olimpiche e l’ACF Fiorentina, che scende in campo con il logo di Save the Children sulle maglie. Alcuni di essi hanno girato dei brevi video raccontando storie di bambini e mamme che si misurano con il dramma della mortalità e malnutrizione infantile. Laura Boccanera, la famosa voce di tante attrici come Jodie Foster, Julia Roberts, Sandra Bullok e Wynona Ryder ha prestato la propria voce in alcuni video e clip audio con storie di mortalità e malnutrizione infantile.
I partner della Campagna
Le aziende - Main Partner sono: ACF Fiorentina. La Fiorentina rinnova il proprio impegno anche nella stagione calcistica 2012-2013. Oltre ad accogliere il logo dell’organizzazione sulle maglie ufficiali della squadra, la Società sostiene con un’importante donazione un progetto di salute materno-infantile in Etiopia. OVS. Rinnova il sostegno a Save the Children e alla campagna Every One supportando il progetto di salute materno infantile in Etiopia con il ricavato della vendita di un libro di favole scritte da importanti nomi del mondo del cinema e della musica in esclusiva per Save the Children. Il libro sarà in vendita in tutti i negozi OVS a partire dal 7 dicembre. UNILEVER. L’azienda sarà impegnata al fianco di Save the Children, nei prossimi tre anni, per sostenere la campagna Every One con l’importate obiettivo di formare 400 mila operatori sanitari e raggiungere e migliorare gli standard di vita di 50 milioni di bambini e delle loro madri entro il 2015.
Altre aziende che supportano la campagna: Acqua Lete, Barilla, Bonelli Erede Pappalardo - Studio Legale, De Cecco, Fila Giotto, Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza, Galata Edizioni - Erredi Grafica, Gruppo Credem, Sisal. Gli sponsor tecnici: Balloon Express e Pellegrini. Gli operatori telefonici: TIM, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce, Nòverca, Telecom Italia, Infostrada Fastweb e TWT.
Partner ufficiali del tour sono Luxottica e Opel Italia. Quest’ultima ha messo a disposizione le vetture ufficiali Vivaro Van e Zafira Tourer.
I partner della Comunicazione: AC&P, Ansa, Arti Grafiche Agostini, Daniele Fiore, Diva Universal, DotNext, Draftfgb, Eco Radio, Frozen Frogs, Gazzetta dello Sport, Igp Decaux, Inc, La 7, La 7 D, Mecki Film, Mediafriends Onlus, Metro, Qrnet, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Globo, Radio Kiss Kiss, Roncaglia & Wijkander, Segretariato Sociale Rai, Sky, Telesia, Telpress.
Il calcio contro la mortalità infantile
Nell’ambito della partnership tra Save the Children e ACF Fiorentina, la Società Sportiva promuoverà la campagna all’interno dello Stadio Artemio Franchi invitando i propri tifosi a sostenere l’Organizzazione attraverso il numero solidale. La Federazione Italiana Gioco Calcio per il terzo anno si schiera con Save the Children sostenendo Every One in occasione della partita del 16 ottobre Italia – Danimarca a Milano. Anche la Lega Serie A aderisce alla Campagna Every One, promuovendo sui campi di calcio l’iniziativa “Diamo un calcio alla mortalità infantile” e dedicando così il weekend di campionato del 20 e 21 ottobre alla promozione della campagna.
Sono disponibili foto in alta definizione e video di bambini coinvolti nei progetti di Save the Children, nonché dei testimonial della campagna Every One.